Condividi:
Trentasei presunte truffe messe a segno in quattordici mesi sempre con lo stesso copione. È l’accusa con cui un giostraio torinese di 60 anni comparirà a fine novembre davanti al giudice delle indagini preliminari, assistito dall’avvocato Alessandro Melano.
Secondo la procura, i primi episodi risalgono all’agosto 2022: l’uomo si sarebbe appostato vicino ad auto in manovra per simulare di essere stato investito, colpendo il veicolo e inscenando dolori con pantaloni già strappati e macchie di sangue finte. Poi, per chiudere la vicenda senza “ulteriori conseguenze”, avrebbe convinto i conducenti a consegnargli denaro in contanti, con somme comprese tra i 50 e i 250 euro.
La serie di truffe si sarebbe ripetuta fino all’ottobre 2023, sempre a Torino. L’inchiesta, coordinata dalla sostituta procuratrice Eleonora Sciorella, ha fatto emergere anche altri episodi non compresi in questo procedimento, tra cui una presunta truffa denunciata nel 2024.
Alcune vittime hanno sporto querela e potranno costituirsi parte civile al processo, chiedendo un risarcimento.